Vi riportiamo un video in cui si nota il pessimo stato di manutenzione delle strade provinciali, in particolare delle SP 68, 131 e 69 bis
La colpa è chiaro che sia solo ed esclusivamente del governo regionale che non ha ancora deciso cosa fare con le strade provinciali.
Nel frattempo le strade si deteriorano, la manutenzione è praticamente nulla, gli interventi straordinari sono inesistenti e gli utenti rischiano giornalmente di incorrere in gravi incidenti per colpa di chi in questi anni ha aggirato il problema.
Buona visione:
Non sono le sole strade provinciali ad esserlo.
Viale Regione Siciliana all’altezza dell’ingresso per Catania in entrambe le direzioni presentano uno stato pietoso.
Si attende che ci scappi il morto forse ?
Per quest’altro ritardo sappiamo a chi ringraziare. Chi gestisce l’arteria e la mantiene in questo status totalmente priva di segnaletica orizzontale da un anno. Non è così che si gestisce una tangenziale o qualunque cosa sia un collegamento tra le autostrade. Si vergognino !
Qualche mese fa il ministro per le infrastrutture Danilo Toninelli fece un ispezione ai vari cantieri aperti ( e mai completati) della Sicilia e vide con i propri occhi lo stato in cui si trovano le strade provinciali e statali e le linee ferroviarie..
Alla fine ha così commentato :” Era necessario vedere con occhi del governo uno stato di cose che va ben oltre l’emergenza…..Qui ci sono strade che non si trovano neppure nel terzo mondo.”
In altre parole , la situazione era talmente grave che non si poteva parlare di emergenza ma di disastro.
Strade disastrate, cantieri infiniti e una rete ferroviaria antiquata, un panorama sconfortante da terzo mondo. Un pesante atto d’accusa per la classe dirigente siciliana, passata e presente ma anche per l’ANAS.
Il presidente della Regione , Nello Musumeci, cerco di difendersi affermando: “Ho rappresentato le difficoltà di far fronte alla situazione al ministro .Bisogna operare facendo ricorso a deroghe che consentano di evitare i tempi lunghi della burocrazia. Tra l’immaginare una grande opera e realizzarla, oggi, possono passare anche tre anni. E questo senza che ci siano ricorsi amministrativi. I tempi biblici impediscono da una parte il ripristino di una viabilità normale e dall’altra la ripresa di un settore come quello delle costruzioni che potrebbe essere trainante per la nostra economia”.
Cioè , per la Regione, è tutta colpa delle lungaggini burocratiche, però dimenticando che tale burocrazia è figlia della politica e dei politici siciliani.
In seguito, il presidente della Regione alzò il tono della polemica dichiarando :
“ L’ ANAS e le Ferrovie italiane sono un cancro per la Regione Siciliana”.
Ma al di là di queste dichiarazioni, come pensa di intervenire per risolvere questa situazione incredibile?
Musumeci , ha proposto “l’istituzione di un Ufficio speciale per la progettazione in seno alla Regione, che dovrebbe agire insieme agli enti locali”
In parole povere propose ….l’ ennesimo carrozzone burocratico.
“Non sono le risorse finanziarie che mancano – disse Musumeci – ma la Sicilia ha bisogno di un’ulteriore iniezione da Roma”
Concetto un po’ strano, infatti se i soldi ci sono perché richiederne altri ?
Ma anche il ministro Toninelli non ha dimostrato di avere idee molto più originali: infatti ha proposto un “commissario governativo affinché i siciliani tornino ad avere una mobilità normale”.
In parole povere , per le opere pubbliche, bisogna…… commissionare la Regione .
Inoltre il ministro Toninelli, a proposito della situazione drammatica delle strade provinciali propose “ la progressiva acquisizione delle strade provinciali da parte di Anas, che sicuramente rispetto alle Province ha una possibilità di spesa e manutenzione nettamente maggiore“.
Certamente è una buona idea anche se l’ANAS , almeno in Sicilia, fino ad ora non ha particolarmente brillato per efficienza nel costruire nuove opere e per la manutenzione delle strade e autostrade esistenti.
Ricordiamo che in Sicilia ci sono ben 12 mila Km di strade statali e 18 mila Km di strade provinciali, tutte o quasi tutte in pessime condizioni, per non parlare della rete ferroviaria quasi tutta a binario unico.
Sono passati diversi mesi da allora e la situazione continua ad essere disastrosa . Al di là di qualche annuncio e di qualche “tavolo tecnico” ,non riusciamo ad andare avanti.
Purtroppo l’immobilismo e la burocrazia continuano a dominare. Se poi aggiungiamo l’incompetenza politica e una certa disattenzione della magistratura, abbiamo il quadro completo della situazione
Questo perché per ben oltre vent’anni i governi se ne son fregati. Già le arterie provinciali manifestavano criticità, e seppur i lavori di rifacimento e restauro erano lenti dagli anni novanta fino al 2013, venivano eseguiti dal presidente della provincia di PA, ormai commissariata da anni e poi come da legge Delrio (altro PDiota) trasformata in Città Metropolitana come pure per CT, ME, RC, NA, etc… e indovina un po chi “governa” (si fa per dire) la nuova provincia…
Grazie al quel fanatico del megafono, e grazie ai governi passati che per vent’anni se ne son fregati delle strade provinciali e di tutto il meridione. A quest’ora non saremmo ridotti così. Votateli, gente, votateli ancora.